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La locandina
Codice Da Vinci: saranno nuove polemiche?   di Cora Spalvieri
La genesi del film dal libro scandalo
Il 19 maggio 2006 uscirà nelle sale cinematografiche l'atteso film tratto dal best seller "Il Codice Da Vinci" dell'ormai famoso scrittore Dan Brown. Si tratta di un romanzo misto tra un thriller, una lezione di storia dell'arte, un saggio storico e un opuscolo sulla religione. Il Best seller inizia con un omicidio. È il direttore del Louvre ad essere stato assassinato, ma la cosa inquietante è che questi viene ritrovato in una posizione che ricorda L'uomo di Vitruvio di Leonardo, e che il suo cadavere è circondato da pittogrammi. Per risolvere il mistero viene chiamato un professore americano di simbologia, Robert Langdon, il quale si dedica alla decifrazione dei pittogrammi e, attraverso numerose peripezie muovendosi tra religione e storia, risolve il caso. Dal 2003, l'anno della sua uscita, il romanzo ha venduto milioni di copie e ha suscitato molto scalpore. Turisti da tutto il mondo hanno visitato i luoghi narrati e descritti così minuziosamente da Dan Brown, scrittori hanno parlato del caso, trasmissioni televisive si sono interessate ai misteri presentati dal libro. Ma non solo questo. Il successo infatti nasce dall'interesse per l'aspetto ludico del romanzo stesso. Tanto è vero che chi legge è portato a cercare di risolvere i misteri e gli anagrammi che gli vengono posti dinanzi, ma anche a prendere la cartina della città e percorrere mentalmente il tragitto descritto. Interesse sorge anche, e soprattutto, dall'aspetto che mette in risalto la manipolazione che la Chiesa attua sulle menti. "Il Codice Da Vinci" ha infatti portato numerose persone a credere che realmente la Chiesa stia nascondendo la verità ai popoli. Per questo motivo il Vaticano ha più volte condannato il libro tacciandolo di aver gettato falsità sulla Chiesa cattolica. E in realtà è veramente così e lo hanno dimostrato in numerosi.
In abbondanza si è parlato di imbroglio per il caso "Da Vinci" e in molti hanno scritto libri giudicando l'operato di Dan Brown. Le critiche arrivano sia dal mondo religioso che da quello scientifico (più volte Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Vinciano, ha dimostrato l'inesattezza delle affermazioni contenute nel libro di Brown), ma soprattutto dagli scrittori stessi. Tra questi ultimi spicca Amy Wellborn con il suo libro "Decodificando Da Vinci". La scrittrice in un'intervista pubblicata da ZENIT il 4 maggio 2004 afferma infatti che: "Nel suo romanzo, Brown pone in bocca a degli eruditi varie affermazioni, nessuna delle quali può essere considerata come rispondente a verità. Il libro si basa su un Gesù che cercava di reintrodurre la nozione del 'sacro femminile' nella coscienza e nell'esperienza umane. Si è sposato con Maria Maddalena, che è ritenuta leader di questo movimento. A tutto ciò si è opposto un altro partito, il partito di Pietro, che ha lavorato per nascondere la verità. Preciso le contraddizioni inerenti a queste dichiarazioni. Brown afferma che il partito di Pietro, cioè il Cristianesimo ortodosso, si è opposto a Maria Maddalena e l'ha demonizzata. Abbiamo invece molti esempi di Padri della Chiesa che sostenevano come Maria Maddalena fosse oggetto di una devozione particolare. Maria Maddalena è onorata come Santa nel cattolicesimo e nell'ortodossia. Come è possibile che sia stata demonizzata?".

(articolo pubblicato il 10/05/2006)