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Roberto Bolle  © Fabrizio Ferri
Quando l'arte si presenta in tutte le sue forme, quando la storia si mischia al presente
Ricetta di un incantesimo romano  di Elena Lucarelli
Dopo il successo di Kaisar la Fondazione Alda Fendi torna con un nuovo spettacolo
La fondazione Fendi ha deciso di regalare al pubblico un nuovo emozionante spettacolo, sotto la direzione di Raffele Curi che andrà in scena dal 30 marzo al 4 aprile. La Lotta: ecco il filo rosso che unisce le quattro parti in cui si divide lo show. Lotta mitologica rappresentata dai corpi di Ercole e Anteo avviluppati in uno scontro mortale nel celeberrimo quadro di Antonio Pollaiolo, eccezionalmente in prestito dagli Uffizi; lotta per la sopravvivenza con la musica del giovane cantante afghano Mirwais Najrabi; lotta poetica dall'India con i combattenti himalayani che si scontrano su sabbia e petali di rosa; infine la lotta che tutti noi abbiamo affrontato almeno una volta nella vita: lotta tra le generazioni, particolarmente per l'assenza del padre in cui Roberto Bolle danzerà su musiche classiche (Raff e Ravel)e insolite (Marylin Manson) accompagnato nel ruolo di figlio dal giovane emergente Lorenzo Bernard di soli 11 anni.
Questo tema, in tempi bui come i nostri può sembrare irriverente, inadatto, indelicato. Però qui è solo un pretesto per esprimere energia. Energia potente, creatrice, l'energia della vita stessa, che spesso sembra perdersi nella quotidianità.
Difficile dare una definizione di questa performance, non è un balletto, non è un concerto né un'esposizione di quadri. È arte, pura arte, che si offre allo sguardo attento del suo pubblico e che si lascia scoprire a poco a poco come una donna capricciosa. Fendi vuole emozionare, svegliare la gente dal torpore, e farla riavvicinare al mondo del fantastico, dell'irrazionale, del fiabesco e lo fa avvolgendo i sensi del suo pubblico con musiche, petali di rosa, con corpi dipinti e vivi.
A fare da sfondo a questo c'è la bella galleria acquistata nel 2001 a Foro di Traiano che ospita nel sottosuolo parte dei resti della Basilica Ulpia e un pavimento di marmo originale dell'epoca sul quale si esibiranno i lottatori indiani. Gli artisti si sposteranno poi nella Curia Romana all'interno della quale danzerà Bolle concludendo la rappresentazione.
Questa è la ricetta dell'incantesimo della maga Fendi: trasportare per una sera il suo pubblico in un mondo, anzi in tanti mondi paralleli, oltrepassando i confini geografici e le barriere del tempo. A noi, non resta altro che farci catturare.

(articolo pubblicato il 25/03/2006)