Teneramente folle vede Maya Forbes nel duplice ruolo di sceneggiatrice e regista, in quest’ultimo ruolo per prima volta. La trama del film è la trasposizione del libro autobiografico della stessa Forbes che narra la sua infanzia-adolescenza caratterizzata da un vissuto familiare molto particolare.
Di famiglia benestante, si trova a dover fronteggiare una malattia di natura psichiatrica che colpisce il padre, causando un dissesto economico importante, la necessità di dover riformulare gli equilibri interni per il buon andamento economico e il ridisegnarne i ruoli. Il protagonista Mark Ruffalo (sempre più allo zenit della sua carriera) e Zoe Saldana (emersa nel film Avatar) nei ruoli dei genitori della regista.
La storia è amabilmente diretta, sicuramente complice la profonda conoscenza di quanto realmente importante da trasmettere da parte del regista e anche dall’interpretazione di tutti i principali attori. Non serve molto narrare la trama bensì godersi il film che offre certamente molti spunti per profonde riflessioni ma si presta anche ad una lettura in chiave divertente e commovente, senza per questo diventare stucchevole e melenso.
Non cerca a tutti i costi di stupire, commuovere, strappare a la commiserazione; si racconta da sé semplicemente per come è stata vissuta e vista dagli occhi di bambine-adolescenti, che devono crescere in fretta come la società ti costringe perchè non lascia spazio per chi si ferma a piangersi addosso o a lamentarsi.