Foto di scena, foto di Lia Pasqualino

Raccontare Pirandello non e’ cosa semplice. La sua immediata complessita’, nella quale si pensa di aver compreso tutto rimanendo invece sulla superficie, rende spesso vana una sua rappresentazione.
Non e’ il caso di La stranezza di Roberto Andò.
Il rispetto che emanano Toni Servillo e il duo Ficarra&Picone nei confronti del grande autore siciliano e’ encomiabile.
Toni Servillo non si e’ in alcun modo fermato alla notevole somiglianza con il drammaturgo: ha fornito con la consueta precisione i dettagli di uno stato d’animo, quello complicato di un autore che ricerca una ispirazione per il suo nuovo spettacolo.

Si tratta dei 6 personaggi in cerca d’autore. Nello svelare il meccanismo di creazione di una rappresentazione teatrale, argomento centrale dell’opera, il film lo sovrappone alla ricerca di un gruppo di attori dilettanti e dialettali di portare in scena il loro spettacolo.
In questo doppio intreccio usciranno fuori tante microstorie italiane.

Un plauso va alla recitazione in dialetto siciliano di Ficarra&Picone, tanto naturale quanto bella a sentirsi, raffiora proprio la verita’ di un popolo che vive solo nel dialetto.