Roma. Per una volta decliniamo la rubrica di moda sul versante benessere. UTV ha provato per voi la Blanco Urbanspa&Restaurant. Un luogo raccolto, ben distribuito, dove il relax non viene cercato, cala armoniosamente sul proprio corpo. Una spa dove si integrano esclusività e quantità. Hammam, riti di purificazione, massaggi, tisaneria, ristorante e serate a tema: nella completezza dell’offerta la caratteristica di non confondere, di mantenere separati obiettivi differenti a tutto beneficio dei clienti.

La dislocazione dell’intera struttura colpisce l’occhio in fatto di estetica, ricordando sia alcuni aspetti di 2011 Odissea nello spazio, che l’abbinamento colore-musica personalizzante le salette raccolte, un’idea che proviene addirittura dal profondo Ottocento- noti sono gli studi e le idee del compositore Aleksandr Skrjabin- che mirano a far perdere le strutture visive che vediamo tutti i giorni nella nostra Capitale, perché uscendo dai canali abitudinari si potrà conseguire il risultato di riposare la nostra mente.

I fanghi per i massaggi provengono dal Mar Nero, il personale professionale, si dirà: gli spazi dedicati all’acqua, ossia il complesso di sauna, percorso Kneipp, docce emozionali, piscina di acqua salina non sono grandi. Vero come altrettanto vero che il frazionamento dell’ingresso dei clienti consente di non soffrire anche in questi luoghi di mancanza di spazio. Inoltre, è bene ricordare che l’impostazione orientale richiede terme raccolte, non le grandi terme romane.

La quantità è individuata nel ristorante, dove uno chef prepara insieme al suo staff sapori e pietanza slow food che uniscono sostanza e piacere.

 

Blanco Urbanspa&Restaurant

via Tuscolana 892, Metro A Porta Furba