I Racconti della domenica è un film di genere drammatico , per la regia e sceneggiatura di Giovanni Virgilio, con Alessio Vassallo, Stella Egitto Nino Frassica. 

Il film è ispirato a fatti realmente accaduti e spazia nell’arco temporale di quarant’anni della Storia Italiana e siciliana, dal 1934 alla morte di Aldo Moro, attraverso la vita di Francesco, il protagonista.  

Francesco da bambino durante la guerra vive il dramma dell’abbandono del padre che parte per l’America come emigrante in cerca di fortuna. I duri anni vissuti in collegio per ricevere l’istruzione che pochi potevano permettersi formeranno parte del suo carattere. Gli anni di formazione universitaria lo avvicineranno alla politica. Il ritorno al paese natale e la voglia di riscatto non soltanto personale ma per tutti i suoi concittadini che credendo in lui lo eleggeranno Sindaco per molti anni. E’ la storia di un uomo onesto. 

Francesco da bambino con la partenza del padre perde la figura di riferimento paterna e non è in grado di razionalizzare come potrebbe fare un adulto, per lui è solo dolore per l’abbandono. Stare nel collegio per lui non è un ipoteca per il futuro ma solo perdita della libertà, dell’amore materno, della famiglia, significa vivere da solo sapendo di poter unicamente contare su sé stesso e sopravvivere in una comunità che non fa sconti a nessuno, non perdona gli sbagli ma li punisce severamente. Certo fuori dal collegio c’è la guerra ma anche dentro c’è la guerra per la sopravvivenza. In quei anni bui però una persona buona che quasi come un padre lo tutela c’è è Don Peppino uno dei precettori nel collegio dei salesiani, gli suggerisce come alleviare la sofferenza della lontananza del padre: scrivere la domenica ( giorno libero da tutti gli impegni ) un lettera e raccontargli della sua vita. Questa abitudine segnerà tutta la vita di Francesco. Al padre che non rivedrà mai ma che con lui manterrà fino alla sua morte la corrispondenza epistolare condividerà tutta la sua vita. Francesco ha un fratello che diventerà sacerdote dall’animo verace come il fratello, i due saranno sempre molto uniti anche se distanti.  

Francesco diventa uomo, studia medicina, negli ambienti universitari  viene a contatto con la politica e la Democrazia Cristiana nascente, l’opera di Don Luigi Sturzo, rimane affascinato dai pensieri ispiratori, quando torna al suo paese natale, durante un comizio capisce quale è la scelta per la sua vita futura. Diventa Sindaco e dedicherà tutta la sua vita al progresso del suo paese, non abbandonerà mai l’integrità morale neanche quando la stessa politica lo ricatterà, non si distaccherà neanche nell’abbandono. 

Se non si avesse la certezza che un uomo del genere è realmente vissuto, verrebbe da pensare che la trama sia una bella finzione cinematografica: invece è reale. I racconti della domenica sono le lettere scritte dal nonno del regista che, grazie anche alla scelta della famiglia, hanno permesso la realizzazione di questo film.