Dopo due anni Leonardo Pieraccioni ci propone la sua ultima fatica, Pare parecchio Parigi.

E’ il regista, sceneggiatore e interprete con un cast prestigioso al suo fianco: Chiara Francini, Giulia Bevilacqua, Nino Frassica ed il redivivo Massimo Ceccherini. Questa volta la trama del film è liberamente ispirata a dei fatti realmente accaduti.

Nel 1982 i fratelli Bugli hanno creata una illusione, regalandolo al loro padre gravemente malato un viaggio nella fantasia a Parigi. A bordo di una roulotte si muovevano dentro un area circoscritta di loro proprietà illudendo il padre di viaggiare verso la meta.

Nel film i fratelli sono tre Bernardo, Giovanna e Ivana (Leonardo Pieraccioni, Chiara Francini e Giulia Bevilacqua) e anche qui il viaggio viene fatto insieme al padre Arnaldo (Nino Frassica) che dopo un ennesimo infarto ha i giorni contati e da sempre ha sognato di vedere Parigi insieme ai propri figli, però i contatti con i suoi figli sono da cinque anni interrotti, da quando la madre è scomparsa.  I tre, non potendo realmente portare il padre nella capitale francese, decidono di inscenare il viaggio girovagando in camper all’interno del maneggio di Bernardo, senza mai uscire realmente dalla proprietà. Esaudire il desiderio del padre che rappresenterebbe anche un ultimo desiderio costringe i fratelli a dover mettere da parte le reciproche incomprensioni, rivalità e conflittualità per un proposito superiore verso il loro padre che non ritengono esser stato tale.

La storia che ricordiamo è vera, anche se assurda, ma permette a Pieraccioni di affrontare tante tematiche contemporanee: il difficile rapporto spesso conflittuale tra genitori-figli che, se non appianato, permane anche quando i figli diventano adulti e a loro volta genitori.
La relazione tra fratelli che spesso non è coltivata per interessi personali differenti. La frenetica quotidianità che non favorisce la relazione umana. Sicuramente, se ci si aspetta da questa pellicola una scoppiettante comicità toscana anche un po’ greve si può rimanere delusi. E’ certamente una commedia, ma agro-dolce, con tanta tenerezza come la trama della vita, tra sorrisi e amarezze, ironia e sentimenti che di porta ad avere.