La locandina del film, foto stampa

Un grande giro per l’Italia ed in particolare attraverso le sette spiagge piu’ belle del nostro paese nell’ultimo film dei fratelli Vanzina, partendo da Peschici, dove Nicola (Lino Banfi), ex cornuto, fa il suo ritorno dopo un ventennio di assenza, sposato con una svedese mozzafiato (interpretata da Victoria Silvstedt) e pieno di ricchezza. Solite le gag comiche basate sull’equivoco, rese ulteriormente comiche dal noto accendo pugliese del nonno piu’ famoso d’Italia. In ordine poi si attraversa Forte dei Marmi, incrociando Cecco (Massimo Ceccherini) e Manfredi (Alessandro Paci) intellettualmente impegnati nel mondo del calcio, si scende sul litorale romano dove Luciana (Nancy Brilli) e Italo (Enrico Brignano) restano bloccati in ascensore, al quartiere Parioli, consumano la passione scatenando l’ adulterio, ma non si rifiutano di tirar fuori il lato “borgataro” mentre le loro rispettive dolci metà, travolti anch’essi da una irrefrenabile passione, li aspettano in barca nella splendida località di San Felice Circeo.

Dalla spiaggia di Ostia invece, Enzo (Enzo Salvi), marito separato e pessimo padre, trascorre una giornata al mare con suo figlio. Si parte poi alla volta di Capri insieme a Dudu’ (Un grande giro per l’Italia ed in particolare attraverso le sette spiagge piu’ belle del nostro paese nell’ultimo film dei fratelli Vanzina, partendo da Peschici, dove Nicola (Lino Banfi), ex cornuto, fa il suo ritorno dopo un ventennio di assenza, sposato con una svedese mozzafiato (interpretata da Victoria Silvstedt) e pieno di ricchezza. Solite le gag comiche basate sull’equivoco, rese ulteriormente comiche dal noto accendo pugliese del nonno piu’ famoso d’Italia. In ordine poi si attraversa Forte dei Marmi, incrociando Cecco (Massimo Ceccherini ) e Manfredi (Alessandro Paci) intellettualmente impegnati nel mondo del calcio, si scende sul litorale romano dove Luciana (Nancy Brilli) e Italo (Enrico Brignano) restano bloccati in ascensore, al quartiere Parioli, consumano la passione scatenando l’ adulterio, ma non si rifiutano di tirar fuori il lato “borgataro” mentre le loro rispettive dolci metà, travolti anch’essi da una irrefrenabile passione, li aspettano in barca nella splendida località di San Felice Circeo.

Dalla spiaggia di Ostia invece, Enzo (Enzo Salvi), marito separato e pessimo padre, trascorre una giornata al mare con suo figlio. Si parte poi alla volta di Capri insieme a Dudu’ (Biagio Izzo), antiquario che si finge gay per vendere meglio i suoi mobili ad un miliardario americano, finendo per mostrare tutta la sua viritilità a Debbie (Alena Seredova), moglie del riccone a stelle e strisce.

Si continua il viaggio ad Ischia, con una storia tra la violinista Cosima (Anna Falchi) ed il viscido Ugo Persichetti (Ezio Greggio), agente e marito di una grassa cantante lirica alle prese anche con potenti lassativi… Il film è un omaggio da parte di Carlo Vanzina a Dino Risi.

Omaggio silenzioso, non dichiarato esplicitamente secondo le volontà del grande maestro. L’omaggio è anche a Giuni Russo da cui si prende in prestito il titolo della canzone per denominare il film. A fare da legante tra i vari episodi è il grande Gigi Proietti, che regge le redini della storia fino al momento in cui, a Porto Rotondo, sostituisce l’attore Giorgio Adonazzi (interpretato da Maurizio Micheli) in una rappresentazione teatrale, trasformando “la signora” di Dumas in una farsa grottesca..
L’intento ben riuscito dei fratelli Vanzina è quello di far emergere, mantenere, conservare una cultura popolare che racchiuda tutte le varie sfaccettature dell’italiano, dal nord al sud. Popolarità che non bisogna declinare velocemente con il termine “volgarità”. Molti i riferimenti ad un passato cinematografico italiano, incentrato soprattutto sulle opere di Dino Risi. In generale, un film fresco, allegro, di compagnia girato con un cast di grandi personaggi. ), antiquario che si finge gay per vendere meglio i suoi mobili ad un miliardario americano, finendo per mostrare tutta la sua viritilità a Debbie (Alena Seredova), moglie del riccone a stelle e strisce.

Si continua il viaggio ad Ischia, con una storia tra la violinista Cosima (Anna Falchi) ed il viscido Ugo Persichetti (Ezio Greggio), agente e marito di una grassa cantante lirica alle prese anche con potenti lassativi… Il film è un omaggio da parte di Carlo Vanzina a Dino Risi.

Omaggio silenzioso, non dichiarato esplicitamente secondo le volontà del grande maestro. L’omaggio è anche a Giuni Russo da cui si prende in prestito il titolo della canzone per denominare il film. A fare da legante tra i vari episodi è il grande Gigi Proietti, che regge le redini della storia fino al momento in cui, a Porto Rotondo, sostituisce l’attore Giorgio Adonazzi (interpretato da Maurizio Micheli) in una rappresentazione teatrale, trasformando “la signora” di Dumas in una farsa grottesca..
L’intento ben riuscito dei fratelli Vanzina è quello di far emergere, mantenere, conservare una cultura popolare che racchiuda tutte le varie sfaccettature dell’italiano, dal nord al sud. Popolarità che non bisogna declinare velocemente con il termine “volgarità”. Molti i riferimenti ad un passato cinematografico italiano, incentrato soprattutto sulle opere di Dino Risi. In generale, un film fresco, allegro, di compagnia girato con un cast di grandi personaggi.