La presentazione con Fanny Cadeo che intervista Guido Travan, foto UTV

La presentazione con Fanny Cadeo che intervista Guido Travan, foto UTV

Periodicamente il dubbio sullo sbarco sulla Luna del 1969 ritorna. E polarizza l’attenzione pubblica tra detrattori e sostenitori, in un eterno duello di prove e controprove.
A voler mettere un punto fermo, a cinquanta anni dall’evento, vuol essere Guido Travan, autore del libro Il giorno della verità.
Edito da youcanprint, e’ un romanzo storico nel quale scienza, passione, amore ed intrighi si mescolano per ribadire che lo sbarco, semplicemente, non e’ avvenuto per impossibilita’ tecniche nel realizzarlo.
Presentato il 9 Aprile scorso a Roma all’hotel Parco dei Principi in un incontro organizzato da Tiziana Cosso Olivetti, con oltre un centinaio di ospiti chiamati a raccolta da Emilio Sturla Furnò, ha visto un’intervista dell’autore da parte della showgirl Fanny Cadeo, dove sono state descritte un insieme di evidenze, basate su dettagli tecnici, che dimostrano come, pur avendo lavorato duramente alla NASA per realizzare il progetto di sbarco promesso dal Presidente Kennedy nel 1962, esso non fosse tecnicamente realizzabile.
E non lo sara’ almeno fino al 2030, anno nel quale la Cina ha confermato di poter sbarcare umani sulla Luna.
E bisogna anche ricordare che proprio nella notte del 12 Aprile la sonda israeliana Beresheet si e’ schiantata sul suolo lunare: voleva essere il quarto paese ad effettuare tale operazione ma Israele ha dovuto constatare un problema al motore centrale e la successiva distruzione dell’apparecchio di circa 600 kg a causa dello schianto sul suolo della Luna. A dimostrazione di quanto sia difficile, anche con le tecnologie odierne tale operazione.
E’ dal 1978 che si dibatte nel campo culturale e scientifico sulla veridicita’ dello sbarco. Certamente, la data indicata dalla Cina evidenzia delle difficolta’ tecniche per realizzare l’impresa in un’epoca, la nostra, ampiamente superiore al 1969. Le temperature proibitive sulla Luna, esposti al sole si raggiungono +150 gradi C°, all’ombra -150 C°, senza possibilita’ di sfumature, vista l’assenza dell’atmosfera, avrebbero impedito una resistenza alle macchine fotografiche dell’epoca, benche’ protette.
Comunque, a livello politico quella battaglia doveva essere vinta.
Di seguito l’intervista all’autore, che ha risposto alle nostre domande dopo un assedio da parte del pubblico, nel quale si notavano Manuela Maccaroni, gli attori Vincenzo Bocciarelli e Marina Pennafina, il medico estetico Anadela Serra Visconti, la psicoterapeuta Irene Bozzi, Bianca Maria Caringi Lucibelli, Carla Montani, Betta Scarpa, Maria Teresa Stabile, Marina Bertella, il direttore generale di Interflora Luca Iannarone, la campionessa mondiale di windsurf Valeria Zullo, il modello e attore Paul Lahmiesc, l’astrologa Adriana Sarno, la doppiatrice Emanuela Fallini, la manager Elena Aceto di Capriglia – che al termine dell’happening ha omaggiato le signore con preziosi prodotti di beauté per una pelle lunare – il direttore dell’hotel Daniele Saladini e tanti giornalisti tra cui Marina Como, Simona Decima, Daniela Pulci, Antonietta Di Vizia, Ruggero Marino, Antonio Pascotto e Leonarda Manna.

 

Quando si parla dello sbarco sulla Luna, si tirano fuori le teorie del complotto o si ricercano nuove prove scientifiche per comprovare o meno l’evento. Lei, nel suo libro, cosa ha fatto di realmente nuovo per parlare di questo argomento?

Ho approfondito tutta la teoria. Un mio amico, il giornalista Massimo Mazzucco, ha dedicato anni della sua vita su questo argomento. Nel suo meraviglioso documentario è riassunto punto per punto, in maniera obiettiva senza farsi influenzare dalle voci, analizzando i fatti, l’analisi sullo sbarco sulla Luna. Come lui, mi sono attenuto ai fatti.

Ammesso che lo sbarco non sia mai avvenuto, da parte di alcun essere umano compresi gli statunitensi, rappresenta ormai nell’immaginario collettivo un fatto consolidato. Esistono degli svantaggi nel rimetterlo in discussione oppure esiste un elemento sul quale ragionare?

E’ una pagina, nel momento in cui ci sarà questo sbarco ed io ne sono convinto, che andrà riscritta e che come tale può contenere degli scheletri nell’armadio. Quando essi ci sono cosa fa un paese? Pone il segreto di Stato. Come ad esempio per l’omicidio di Kennedy, per il quale ancora ci sono documenti secretati.

Però intanto, nel momento in cui va a secretare dei documenti indica che ci sono cose che vuole nascondere.

Questo thriller storico, come è stato definito, c’è anche spazio per una storia d’amore.

Ho voluto costruire un romanzo che fosse il più possibile coinvolgente emotivamente, al fine di evitare di creare l’ennesimo saggio che annoia. Riuscire a combinare un intreccio tra finzione, data dai quattro personaggi principali, ed i personaggi storici realmente vissuti, come Thomas Baron o Werner von Braun, a mio avviso è riuscita a sviluppare un racconto compiuto.

Un romanzo adatto a tutte le stagioni: una lettura estiva, un approfondimento storico.

Sì, inoltre ho sempre prediletto leggere molti libri, soprattutto quelli che coinvolgessero emotivamente: con in più che si imparasse qualcosa. Alla stessa maniera, ho voluto in questo libro riportare non solo questo schema ma la stessa capacità di emozionare. E molte persone mi hanno riferito, dopo la lettura, che non immaginavano minimamente la quantità di informazioni nascoste in quell’evento. Apre la mente su molti argomenti, la manipolazione delle informazioni ad esempio: chi detiene la possibilità di controllarla impone cosa riportare, cosa mettere in evidenza. Oggi è molto più facile manipolare l’informazione influenzando l’opinione pubblica, accadendo nei più svariati campi.

Nel mio romanzo si parla di Wikileaks, di intercettazioni, di come sia facile realizzarle, lascia spazio per approfondire tante tematiche, non solo lo sbarco sulla Luna.
Il taglio della torta libro con l'autore tra Tiziana Cosso Olivetti e Fanny Cadeo, foto UTV

Il taglio della torta libro con l’autore tra Tiziana Cosso Olivetti e Fanny Cadeo, foto UTV