La scomparsa di Patò è il nuovo film di Rocco Mortelliti: con Nino Frassica, Maurizio Casagrande, Alessandra Mortelliti, Neri Marcoré e Manlio Dovì, e con le partecipazioni di Simona Marchini e Roberto Herlitzka, narra la vicenda della scomparsa del ragionier Patò, interpretato dal sempre eccezionale Neri Marcoré, nella Sicilia del 1890.

Lo spunto del film è l’omonimo libro di Andrea Camilleri, per la prima volta sceneggiatore per un film, che insieme a Maurizio Nichetti hanno voluto trasportare sul grande schermo l’Italia di allora che è, in alcuni casi purtroppo, uguale a quella attuale.

Il ragionier Patò scappa per amore con la moglie del suo migliore amico: per far perdere le sue tracce, inscena un finto delitto ai danni della sua amata e si danno alla macchia. La Polizia e i Carabinieri, pur ricercandoli, in un primo momento si scontrano per una questione di precendenza sulle indagini, infine trovano la verità ma ormai è inutile rivelarla.

L’impostazione di recitazione è molto teatrale, così come le luci: così spiccano Frassica, Marcoré, Casagrande, Dovì e Roberto Herlitzka, che hanno nel proprio repertorio il meglio della recitazione italiana degli ultimi cinquanta anni. Il ritmo è lento, a volte ci si distrae dal film pensando ad altro, ritornando su esso e scoprendo che nulla è cambiato: questo è un peccato, perché un po’ rovina la costruzione borbonica della trama.

Neri Marcoré, foto Rodolfo Mazzoni

Neri Marcoré, foto Rodolfo Mazzoni

Maurizio Nichetti, foto Rodolfo Mazzoni

Maurizio Nichetti, foto Rodolfo Mazzoni

Andrea Camilleri, foto Rodolfo Mazzoni

Andrea Camilleri, foto Rodolfo Mazzoni

Nino Frassica, foto Rodolfo Mazzoni

Nino Frassica, foto Rodolfo Mazzoni