Ave, Cesare rappresenta l’ennesima prova del dubbio sui fratelli Coen. Sono realmente registi col senso del ritmo? Sanno raccontare una storia? Hanno esaurito la loro vena artistica?

In questo film hanno riproposto, per l’ennesima volta nella storia del cinema, il tema del produttore cinematografico stritolato da innumerevoli appuntamenti. La farcitura del noto panino è composta da discorsi religiosi, battute caustiche ma prevedibili, una languorosa reminiscenza di quello che era l’industria cinematografica degli anni ’40 e ’50 ricca di fantasia, teatro, abilità tecniche.

Ricorda Gli ultimi fuochi, vuole fornire uno sguardo da dentro svelando i meccanismi del micidiale mondo del cinema ma non riesce in nessuno di questi tentativi.
Per gli attori, viene da domandarsi se la mancanza di ispirazione dei registi abbia influito anche sulle qualità recitative di George Clooney.

Sicuramente per i neofiti del cinema, per tutti quelli che non hanno approfondito la visione del passato questo film risulterà nuovo, a tratti divertente, meno scontato rispetto a chi possiede maggiore esperienza: al momento la rilevazione del botteghino non indica un grande successo.