L’Arrivo di Wang è nelle sale dal 9 Marzo. Film fantascientifico dei Manetti Bros, propone un’estetica, oltre alla storia raccontata e all’ottimo Fantastichini al quale vorremmo potergli consegnare almeno un David di Donatello per la recitazione, propone un’estetica che ricorda l’opera totale di Richard Wagner. Inquadrature, luce, montaggio e musiche di sottofondo creano un coinvolgimento che si discosta notevolmente dalla tradizione occidentale del ‘900 cinematografico, mostrando assonanze con le teorie del grande compositore tedesco.

Per verificare questa tesi, per riconoscere in questo film un momento importante per la cultura cinematografica europea, una rivoluzione estetica, siamo andati a trovare Ennio Fantastichini nel suo camerino al Teatro Quirino a Roma, in occasione dello spettacolo Il Catalogo, chiedendogli una risposta alla nostra domanda.