Una scena del film, foto stampa

Una scena del film, foto stampa

Capitan Harlock 3D merita di essere visto. Un cartone animato digitale ben fatto, dallo stile giapponese ma con una visione filosofica ormai sconosciuta in Europa. Il film di Shinji Aramaki propone al pubblico bambino una storia piena di effetti speciali, colori, fantasie spaziali, con un tasso di violenza importante ma, è bene ricordare, Cappuccetto rosso o Topolino non sono riusciti diversamente ad educare i bambini alla pace. Per i più grandi visualizza tutta la cultura occidentale in un compendio formidabile, non proprio rigorosissimo nella sequenza, ma con tutti i modelli a noi noti ben presenti. Da Caino ed Abele ad Aristotele, alla scientificità positivista alla reazione decadente e spiritualista, passando per il destino che segna la vita dei personaggi. Una grandiosa opera che rivela ancora una volta la genialità del popolo giapponese.

In un’ora e 52 minuti si dipana la storia di Capitan Harlock, il quale è l’unico che si è opposto alla Coalizione Gaia per la sua espansione nell’intero universo. Il capitano è diventato un pirata, con azioni di guerriglia attacca le navi nemiche debilitando quanto più possibile questa forza oscura. Ma quando scopre che la Terra, così come viene vista, è una rappresentazione olografica per ingannare la popolazione, vuole scoprirne la verità e togliere questa finzione: anche qui si riscontrano i dettagli filosofici del velo di Maya e della decostruzione, rappresentando il vero fulcro dell’azione del film.

Dal 1° Gennaio 2014 nei cinema.